Tradizione, passione e cultura. Da oltre 50 anni i migliori prodotti della Terra delle Sirene
Vico dei Sapori
Vico dei Sapori nasce dalla volontà di Gioacchino e Antonella di far conoscere i sapori della loro terra in giro per il mondo. Vico Equense e la Penisola Sorrentina sono territori ricchi di tradizioni nella produzione di prodotti gastronomici. In particolare la zona è nota per la produzione di agrumi, per la produzione casearia e per la panificazione e per i molti orti biologici presenti sul territorio che ogni giorno mettono sulle tavole prodotti freschi e genuini. I molti ristoranti stellati presenti in questa lingua di terra famosa in tutto il mondo, devono la loro grandezza anche alla qualità delle materie prime che il territorio ha da offrire e che Vico dei sapori si propone di offrire nel suo market.
Vico dei Sapori è un’idea che nasce dalla storica salumeria “Latticini De Gennaro Antonella” di via Filangieri a Vico Equense, oramai un’istituzione nel campo caseario, oltre ovviamente ad essere un’ottima bottega con tanti prodotti artigianali di qualità tra i quali corre l’obbligo di menzionare i pregiati vini, i pomodori prodotti dal pluristellato chef Gennaro Esposito e il limoncello tipico della zona. La ragione della sua vocazione lattiera sta tutta nelle radici della famiglia De Gennaro che con la quarta generazione porta avanti la tradizione di famiglia producendo tanti gustosi formaggi freschi e stagionati.
Dal caseificio di Pacognano arrivano ogni giorno al centro di Vico l’insuperabile ricotta (segnalata su prestigiose guide) e gli ottimi fior di latte e provole fresche. Poi ci sono i caciocavalli, i moscioni ed il prestigioso Provolone del Monaco che i De Gennaro producono con le regole del disciplinare Dop. proponendo una delle delizie delle eccellenze campane.
Il provolone del monaco D.O.P.
Fu così che ebbe inizio la lavorazione del Provolone del Monaco. Ma quindi perché “del monaco”? Si narra che i maestri casari, approdando al porto di Napoli, per proteggersi dal freddo e dall’umidità si coprissero con dei mantelli in tela di sacco che richiamavano alla mente i tradizionali sai tipici dei frati, guadagnandosi in tal modo l’appellativo di “monaci”. A sua volta, il formaggio trasportato da questi casari venne definito Provolone del Monaco.